Novità editoriali

Intelligenti si nasce o si diventa?

Eysenck Hans J., Kamin Leon

Psicologia generale

Editori Laterza

http://www.laterza.it

Edizione 2008

Pagine 312

Prezzo 0.00

Collana Economica Laterza
Prezzo: € 10,50

4 Edizione





Il Libro

Che cosa è esattamente e come si forma l'intelligenza? Fino a che punto la si eredita, e quanto invece dipende dall'ambiente e dall'educazione? I due opposti punti di vista sull'intelligenza vengono in questo volume sostenuti in un confronto affascinante da due massimi paladini dell'uno e dell'altro campo.

Indice
Prefazione di Piero Angela - Introduzione - Il punto di vista di Hans J. Eysenck - Origini del concetto - Che cosa sono i test di livello - Che cosa misurano i test di livello? - Intelligenza e realizzazione - Sesso, età, intelligenza - L'intelligenza si eredita? - L'influenza dell'ambiente - Fattori speciali: regressione e sistemi di unione - La misura biologica del QI - Fattori razziali e culturali - Conseguenze sociali della misurazione del QI - Il punto di vista di Leon Kamin - Alcuni dati storici sulla misurazione del QI - L'affare Cyril Burt - I gemelli identici separati - Gli studi sui bambini adottati - Gemelli monozigoti e dizigoti - Correlazioni di consanguineità e la partita dei modelli - Alcuni strascichi - I fatti, i desideri e le fonti di Eysenck - Per concludere - Hans J. Eysenck replica a Kamin - Leon Kamin replica a Eysenck - Glossario - Indice analitico

Gli Autori
Hans J. Eysenck (1916-1997), psicologo di fama mondiale e massimo esperto di test, è noto per i suoi studi sulla personalità e per essere stato autore di alcuni libri di test psicoattitudinali utilizzati per concorsi. Fra i suoi lavori apparsi in italiano: L'ineguaglianza dell'uomo (1977); Le prove dell'intelligenza (1978); Usi e abusi della psicologia (1980). È professore emerito dell'Università di Londra.
Leon Kamin (Taunton, Usa, 1927) è professore emerito della Northeastern University di Boston, ha condotto ricerche sulla relazione tra comportamento sociale e biologico. Nella sua carriera scientifica si è impegnato in un'aspra polemica con gli esponenti del punto di vista di Eysenck, ravvisando in esso superficialità e pericolose traccie di razzismo.