Comunità

Comunita' terapeutica "Redancia1"

Palo Sassello (SV)

Direttore Dott. Michele Solari

Telefono 019727104

info@redancia.it

info@redancia.it

Fax: 019727224

Indirizzo: Loc. La Carta 37 - 17046 Palo Sassello (SV)

Liguria

http://http://www.redancia.it







La comunita' La redancia-1
E' situata nel comune di Sassello in provincia di Savona. Si tratta di una grande struttura di tipo alberghiero in grado di ospitare quaranta ospiti. E' dotata di ampi spazi interni nei quali si svolgono le attività terapeutico-riabilitative e di spazi esterni attrezzati.
E' a tre chilometri dal primo paese ed i collegamenti vengono garantiti giornalmente dal pulmino della Comunità oltre che dai mezzi pubblici. Ogni paziente ha a disposizione una camera propria dotata di servizi: viene così garantito un buon rispetto dello spazio privato.

Comunità Terapeutiche Psichiatriche REDANCIA
Il progetto REDANCIA è uno strumento di intervento specifico nel processo di cura e riabilitazione dei pazienti psichiatrici.
L'idea nasce nel '90 dalla necessità di proporre un modello di intervento integrato con le altre agenzie deputate al trattamento dei disturbi mentali (servizi territoriali, SPDC, ecc.), prendendo in considerazione l'ambiante di origine, la famiglia, i curanti di ogni singolo ospite, fornendo uno spazio transizionale, cioé una palestra in cui saggiare le residue potenzialità e fornire stimoli gradatamente più intensi per favorire il reinserimento sociale. Il tutto a partire da una verifica di quello che accade nel "campo" comunitario.
Il PROGETTO REDANCIA nasce da un'esigenza innanzitutto pratica: la necessità per operatori medici psichiatri, psicologi, infermieri,educatori, di trovare un luogo nel quale condividere un'esperienza di vita finalizzata alla cura del paziente psichiatrico grave.
Il "nucleo storico" degli operatori che era composto da psichiatri ed infermieri con esperienze ospedaliere classiche (S.P.D.C. ed ospedale psichiatrico) o di assistenza territoriale, si sono affiancati nuovi operatori con molto entusiasmo, ma poca esperienza come sempre capita ai neolaureati o neodiplomati. Centrale ci è parso quindi il problema dell'informazione specifica e della formazione, in modo da superare la rigida distinzione di ruoli derivante dal titolo di studio, per promuovere una nuova professionalità che potremmo definire di "operatore di Comunità Terapeutica".
Indispensabile per ottenere un buon risultato è la particolare attenzione alle dinamiche di gruppo che nel nostro caso vengono affrontate con l'aiuto di uno psicoanalista membro ordinario della S.P.I.
Riteniamo non si possa prescindere nel percorso formativo dall'esperienza diretta e dalla riflessione costante su di questa.
Laa necessità avvertita è quindi quella di proporre un modello di "intervento integrato" ed uno dei luoghi pensati come possibili la Comunità Terapeutica.