Comunità

Comunita' Terapeutica "Du Parc"

Torre Pellice

Direttore

Telefono 0121 191367

duparc@sail.it

duparc@sail.it

Fax: 0121 950070

Indirizzo: viale Dante 58 - 10066 Torre Pellice (TO)

Piemonte

http://http://www.progettoduparc.it


Proggetto "Du Parc"

Le Strutture per la Riabilitazione Du Parc si occupano da tempo di fornire risposte terapeutiche residenziali per pazienti con patologia psichiatrica, fortemente connotate come concrete alternative a logiche custodialistiche e meramente assistenziali. Per questo motivo, attraverso l'operatività quotidiana ed un atteggiamento riflessivo e critico di apprendimento dall'esperienza, abbiamo sviluppato proposte di presa in carico declinate in percorsi terapeutici chiaramente definiti e costantemente verificabili, anche in termini di indicatori di efficacia. Contestualmente sono stati implementati spazi abitativi idonei alla realizzazione di progetti differenziati, per le diverse tappe evolutive del percorso di cura, che pongono sempre in posizione di assoluta centralità il paziente.

1.1. Specializzazione nella cura
Uno dei presupposti teorici fondanti la nostra organizzazione è che la Comunità Terapeutica debba essere utilizzata come una risorsa specifica di riabilitazione in situazioni in cui è prevalente la necessità sì di un contenimento, ma anche di uno sviluppo delle relazioni duali, gruppali e intrapsichiche, non organizzabili attraverso una presa in carico solo ambulatoriale.
La specificità della terapia residenziale comunitaria si definisce inoltre per il differente mandato rispetto all'inserimento in SPDC o in Casa di Cura, dove il compito del contenimento è pressoché l'unico.
L'inserimento in un clima familiare, gruppale, in cui siano declinate le funzioni di accoglienza, tolleranza, ma anche - a tempo debito - di stimolazione e (cor)responsabilizzazione e coinvolgimento nel proprio percorso di cura, in un ambito di condivisione di spazi e regole, e di sostegno/solidarietà tra pari, risulta essere una peculiarità non frequentemente replicabile in un ambiente ospedaliero o comunque a rilevante connotazione clinica.

1.2. Riabilitazione del "come"
Pensare ad una terapia del COME più che del DOVE è l'orientamento che ha caratterizzato la nostra operatività fino ad oggi, cercando di formulare e sostenere, in sinergia con i nostri Committenti, progetti di cura, nell'ambito dei quali i tempi e i modi della terapia sono sempre coincidenti con i singoli progetti individualizzati.
Per questa ragione, le nostre strutture sono sempre state utilizzate per le loro potenzialità terapeutiche effettive invece che per i semplici requisiti strutturali e organizzativi indicati dalla legge (requisiti che per noi hanno sempre costituito il punto di partenza su cui costruire i progetti piuttosto che uno standard di arrivo).
I nostri progetti sono perciò chiaramente definiti nei mandati e negli obiettivi e dunque a termine, verificabili e riprogettabili in itinere, seguendo le esigenze dei pazienti.
Le nostre Comunità, dunque, sono strutture da utilizzare per periodi brevi (3-6 mesi) o medio-lunghi (<3 anni) e nelle quali accogliere, valutare, osservare e accompagnare il paziente in quella porzione del suo percorso riabilitativo complessivo, in capo al Dipartimento di Salute Mentale o comunque ai Servizi Territoriali, di cui l'inserimento comunitario è parte.

1.3. Personalizzazione e "assetto variabile" dell'intervento terapeutico
Le nostre Strutture Terapeutiche sono organizzate per garantire 3 differenti livelli di intervento terapeutico e riabilitativo in modo da aderire quanto più possibile ai bisogni dei pazienti, stimolandoli costantemente verso livelli di sempre maggiore autonomia concreta, relazionale ed intrapsichica, e per poter contemporaneamente rispondere alle esigenze diversificate di trattamento formulate dai Dipartimenti di Salute Mentale.
Scopo di un tale assetto è quello di darsi la possibilità di declinare la valenza terapeutica dell'inserimento in Comunità attraverso progetti e percorsi di cura, gestiti dentro e fuori dalla struttura, in sinergia con i Servizi Sanitari e Socioassistenziali Territoriali e le risorse informali di cura, e di non fermarsi a sole risposte riabilitative di accoglienza, contenimento ed assistenza.
La suddivisione dei livelli progettuali consente infatti da un lato di accogliere differenti tipi di utenza che può beneficiare del vivere comunitario, del condividere spazi e regole di una quotidianità strutturata e strutturante, ma anche relazioni ed esperienze affettivamente ricche, dall'altro di poter calibrare l'intervento terapeutico e riabilitativo seguendo l'evoluzione del percorso di cura di ogni paziente, proponendo esperienze via via più coinvolgenti e stimolanti una maggiore strutturazione dell'Io, fino ad arrivare all'accessibilità ad un lavoro psicoterapeutico, che definisce il raggiungimento dell'obiettivo ultimo del trattamento residenziale e ne indica il termine, avendo fornito al paziente l'opportunità di relazionarsi agli altri, a sè e al mondo in modo più consapevole ed adattivo.

1.4. Qualità del trattamento
Le prestazioni di riabilitazione residenziale erogate dalle nostre Strutture seguono procedure trasparenti ed in ogni momento verificabili e sono organizzate nell'ottica del miglioramento costante della qualità del Servizio, anche attraverso verifiche di efficacia e soddisfazione di utenza e Committenza.
Nostra convinzione è infatti che solo un servizio chiaramente definito possa essere anche misurato, pesato e coerentemente valutato nella sua efficacia.